Interviste

Quest'idea mi era venuta in mente un sacco di tempo fa, infatti questo capitolo (o prima intervista) risale ad ottobre o novembre...non lo so precisamente e non mi ricordo neanche perchè non l'ho postata O.o Forse è stato il mio buon senso ahahah
In pratica ricordo che l'idea era partita da un capitolo di venvi assai deficiente (quindi, sicuramente, c'erano Marco e Francesco ù_ù) e consiste nel scrivere un'intervista a tutti i personaggi principali (ma anche secondari) di venvi XD
E' stato un po' difficile scrivere questa prima intervista perchè non è solo un botta e risposta tra invervistatore e intervistato...ci sono anche altre cose. Poi devo vedere per le altre se continuare con questo metodo...questa era ''di prova''. Per seconda cosa è assai deficiente O.o Ma è anche la scrittrice ad esserlo XD

Prima Puntata

-Adriano-

«Benvenuti alla prima puntata di ''Venvi's Time!» un lampada umana entrò nello studio, accolta da milioni di applausi, «se vi state chiedendo il perché di questo nome ringraziate la nostra cara e amatissima Lucia Como...» si interruppe sconvolto, fissando con espressione interrogativa la donna che gli stava davanti.
Al contrario di lui (che più che uomo sembrava una bajour) lei aveva proprio le fattezza mascoline. Ma non leggermente mascoline, bensì pesantemente!
«MaVio...aaaaaa?» la bagiur si illuminò ancora di più, per quanto fosse possibile.
«Assomigli ogni gioVno di più a CaVlo Conti» rise il mezzo uomo/donna «mi devo preoccupaVe, Zanfo?»
«Oh, no MaVio caro...cioè...volevo dire MaVia cara» si corresse immediatamente lui, alcune gocce di sudore sulla fronte esageratamente abbronzata.
MaVia lo fissò, la mascella da uomo più evidente che mai. Era uno di quegli sguardi che gli rivolgeva tutte le volte che si dimenticava di portargli il rasoio o il frustino per sculacciarlo. Spesso, in mancanza di quello, usava il guinzaglio del cane di Garrison e se non trovava neanche quell'oggetto usava direttamente Garrison...ma quella parte era più complicata e non sempre riusciva a metterla in atto.
«MaVia perché mi guardi così?» Zanfo continuò a sudar freddo, l'abbronzatura che si scioglieva orribilmente sul pavimento, «non ho dimenticato il frustino stamattina...» sussurrò al suo orecchio, provocando una serie di ''oh!'' da parte del pubblico. «Ma voi gli affaracci vostri proprio mai?» sbottò offeso «e la privacy???» si fece ancora più rosso.
«Bisogna denunciaVe questi impiccioni» MaVia scosse la testa pelata «come mi stanno i capelli, caVo?»
«Magnificamente!» rispose immediatamente lui, asciugandosi altre gocce di sudore e lanciando il fazzoletto ormai sudicio al pubblico. Ad afferrarlo fu Mario che si pulì il naso contento, prendendolo come pegno d'amore. Lo aspettava da tanto...
«Oggi abbiamo un ospite speciaVe!» esclamò MaVia, alzando le braccia e facendo scappare metà del pubblico per il tanfo «la nostVa miglioVe baldVacca, Elenaaaa!»
«Ehm» Zanfo controllò sul foglio con espressione preoccupata, segno che avrebbe ricevuto ben presto altre frustate, «purtroppo non è potuta venire. Ha detto che aveva dei clienti importanti da soddisfare» si rivolse al pubblico con un sorriso a trentadue denti «faccende di lavoro naturalmente!»
MaVia non disperò, anche perché scritto sull'agendina aveva appuntato il nome di Elena negli spogliatoi. Si dedicavano ai loro giochetti erotici il Giovedì alle 15.34 e spesso veniva a far loro compagnia Alessandra Celentano.
«AlloVa dovVemmo aveVe Tom» sbuffando scorse i fogli.
«Ehm» con la solita tosse nervosa Zanfo intervenne «a dire il vero anche lui aveva da fare. E' appena stato preso nella squadra dei pompieri. Nelle ultime due ore ci sono stati più di mille incendi nella città» starnutì, lanciando un altro fazzoletto al pubblico, «non è mai successo prima d'ora, chissà perchè...»
MaVia non lo ascoltò anche perché odiava in generale parlare di uomini «il cane di GaVVison?»
«Era occupato a fare i suoi bisogni sopra la testa di Machiavelli» rispose Zanfo serio, chiedendosi perché la sua testa non fosse mai la prediletta del cagnolino «a dire il vero oggi abbiamo...» cercò tra i mille fogli, buttando al pubblico gli scarti che finirono tutti a dare una ripassatina al naso di Mario, «Jon mi ha chiamato dicendomi che doveva suicidarsi per la terza volta in una settimana, speriamo che sia quella buona...Machiavelli è occupato con il cane...beato lui!» si lasciò andare ad un sospiro «la Celentano si sta occupando di Elena. Ops!» si coprì la bocca all'improvviso, vedendo la reazione di MaVia.
«Beh, chiamiamone uno a caso!» esclamò lei, dando una botta così forte a Zanfo che andò a finire direttamente in mezzo al pubblico. Mario lo afferrò prontamente, scambiandolo per un enorme fazzoletto.
«Com'è che si chiama quel Vagazzino pelle ed ossa, con la capacità di tVasfoVmaVsi negli altVi?» si grattò la barba pensierosa.
«Simone?» Zanfo cercò tra i fogli, lottando per liberarsi dalla stretta di Mario che stava usando tranquillamente la sua camicia.
«No, iniziava con la A»
«Alessandra?»
«No, assomiglia ad una donna questo di cui paVlo!»
«Allora Alberto!»
«E chi è?»
«Lo spazzino» Zanfo si liberò dalla presa di Mario che scoppiò a piangere, cercando di riacciuffarlo con il mocciolo che colava sulla testa di Catherine. Usò una ciocca dei suoi splendidi capelli biondi per pulirsi e, grazie al cielo, nessuno ebbe la malaugurata idea di avvisare la donna...più per attaccamento alla propria pelle che a quella di Mario.
«No, no. Lo spazzino sta fiVmando gli autogVafi più in là! Questo non fiVma neanche una scopa da quanto è sconosciuto! L'avevamo pVeso come ultimo ospite ma a quanto paVe sono tutti occupati» guardò Mario con espressione speranzosa «caVo, sei in grado di lasciaVe un inteVista?» vedendolo starnutire sulla nuca di Catherine capì che non era neanche il caso di chiedere alla donna.
«Beh, allora diamo un benvenuto al nostro caro ospite!» Zanfo recuperò un foglio «Alessandro Bettinelli!»
«No, si chiama Adriano!!!» esclamò un addetto, le mani tra i capelli per il disastro.
«Ah si, Adriano» Zanfo si corresse con noncuranza «è che non l'ho mai sentito...ho un sacco di cose da ricordare! La manicure questa sera, spiare Robb nudo domani pomeriggio, fare i capelli a Garofalo! Come faccio a ricordarmi il nome di una stupida comparsa?» sbottò irritato.
«Ma sono il protagonista!» un ragazzino mingherlino fece la sua entrata nella sala, non ricevendo alcuno applauso.
«DavveVo?» Mario e Zanfo si guardarono confusi.
«Si!» ribatté lui, arrossendo, «io...io poi sono...»
«Ahhhhhhhhhhhhhh!» esclamò Zanfo, dandogli un amichevole pacca sulla schiena, «tu sei quello che si traveste! Prima imita il fratello, poi si immedesima nei panni della ragazza e si fa trans!»
«Oh, caVo» MaVia lo baciò sulla guancia «non ti devi veVgognaVe! Siamo nati libeVi!»
Adriano si fece ancora più rosso, forse perché Zanfo gli stava spalmando addosso tutta la sua abbronzatura o perché MaVia lo stava toccando in mezzo alle gambe cercando di capire la sua natura. Sconsolata per aver trovato un arnese decise di ritirarsi nelle sue stanze private, chiudendo lì la sua intervista.
Erano le 15.34 del Giovedì.
Per tutta l'ora che seguì dalla sala di classico si sentirono urli, nonostante la musica di Adriano Celentano che cercava inutilmente di coprirli. Dopo già mezz'ora si era sparsa la notizia che Elena era ritornata dal lavoro ed Alessandra Celentano le faceva compagnia insegnandole una nuova coreografia mentre MaVia dava il voto.
«Siamo rimasti solo noi due, caro» Zanfo provò quasi la voglia di uccidere quel ragazzino strampalato che gli stava davanti. Avrebbe pagato oro per vedere MaVia in uno dei suoi spettacolini pomeridiani. Decisamente meglio che stare a sentire quell'Arnaldo inutile alla società.
«Qui leggo che hai subito due gravi perdite» cercò di assumere un tono triste, chiedendosi se le luci rendessero la sua carnagione ancora più bella.
Adriano ci pensò su «a dire il vero ho perso solo una persona...» arrivò alla conclusione dopo mezz'ora passata a guardare in aria.
«Qui dice due!» Zanfo lo fulminò con lo sguardo, zittendolo all'istante.
«Ah, si...» si grattò il mento pensieroso «probabilmente si riferiva alla mia scarpa da tennis. Gianluca me l'ha fregata l'altra notte».
«Oh» Zanfo si illuminò alla ricerca di gossip «e com'è stato?»
«Perdere la scarpa?»
''Ma questo ci fa o ci è?'' Zanfo stava per perdere la pazienza. «No, la notte con Gianluca» cercò di restare calmo. Il ballerino di Jazz lo aveva sempre attratto con quei suoi capelli soffici. Una volta era anche riuscito a fargli le treccine prima che un tizio che iniziava con la A, probabilmente Anselmo, li interrompesse. Anselmo poi assomigliava vagamente al ragazzo strampalato che aveva davanti...cosa assai curiosa....
«Oh, quella è andata bene. Abbiamo giocato a chi mangiava più caccole. Ci ha mai giocato?» chiese curioso, sgranando i grandi occhioni marroni.
«No!» esclamò Zanfo con finto disgusto mentre ripensava a tutti quei giorni passati in compagnia del cane del caro Garrison, a frugare dentro il suo nasino, «e non è successo altro?» si avvicinò così tanto al ragazzo da sfiorare le sue ciglia.
«No» Adriano non si lasciò impressionare o probabilmente neanche si accorse di avere l'abbronzatura del presentatore che gli colava lungo le guance «anche perché ha chiamato la mia ragazza nel bel mezzo della gara».
«Ha una ragazza?» sconfortato Zanfo si rimise a posto.
''Non ha un naso poi tanto brutto sto tipetto...Alberto'' pensò sconfortato ''mi rifarò con Mario. Ha un naso grazioso, specialmente oggi!''
«Si» Adriano parve confuso «ma lei ha mai letto qualche pezzo? Io sono il ragazzo di Isabel».
«Ahhhhhhhhhhhhhh!» si lasciò andare ad un acuto che avrebbe fatto tremare persino Platinette «ah, si! Il ragazzino che non si caga mai nessuno» annuì convinto, puntandogli un dito contro, «quello che persino il fratello non reggeva perchè si ficcava sempre in mezzo alle sue orgie con gli amici. Beh, se ti interessa saperlo Francesco è mio!» gli fece la linguaccia «e poi quel coglione che si crede che Isabel sia innamorato di lui e non lo sta solo usando per completare il ciclo di tutte le sue esperienze sessuali. Dopo che non ha funzionato farlo nella tomba di Davide ha deciso di adottare uno che gli assomiglia» continuò ad annuire, con più convinzione.
«No, a dire il vero...!» cercò di parlare ma Zanfo lo interruppe, mettendogli un dito in bocca.
«Abbiamo capito ragazzo che hai dei seri problemi esistenziali» scosse la testa «saremo felici di ospitarti nella nostra clinica speciale, a fare da cagnolino alla madre di Robb».
«Ma seriamente io non ho mai fatto nulla di tutto questo! Sono il protagonista e poi ho un sacco di prestigio dentro la storia!»
«Si, per lavare il pavimento senza dubbio» Zanfo gli diede un'amorevole pacca sulla schiena.
«Chiedete alla scrittriceeeee!!!» urlò Adriano, tentando inutilmente di liberarsi dai medici della clinica psichiatrica venuti a prenderlo con ancora i pantaloni slacciati a causa della rapida visitina nella saletta di classico «poi sono io il più intelligente dalla storia! Lo dicono tuttiiiiiiiiiii!!!»
«Ma se ti ci sono voluti 300 capitoli per capire che quella benedetta ragazza era l'ex di tuo fratello!» esclamarono le vecchiette inacidite del pubblico.
Zanfo si congratulò dei provini che avevano fatto a Marzo per prenderle. Molte di loro erano vecchie partecipanti di Uomini e Donne e alcuni reality sparsi ma con un po' di trucco anche una ventenne si trasformava in una settantenne...tanto il carattere era quello.
«Ma io come potevo capirlo?» si discolpò Adriano piangente.
''Le lacrime non funzionano bello'' pensò Zanfo sadico più che mai ''solo se paghi una bella somma!''
«Simone te l'ha anche scritto in un cartellone!» esclamò una vecchietta raggrinzita, la Regina delle Acide.
«Davvero?» Adriano si guardò in giro smarrito «ma io avevo letto ''Isabel è l'ex di Davide''!»
Ci fu un attimo di silenzio.
«Avrà scritto male» le vecchiette si guardarono confuse, improvvisamente sperdute.
''Ah, queste erano del girone della Pupa e il Secchione'' Zanfo si diede una manata in testa, cercando di spiegare ad Adriano che, contrariamente a ciò che credeva, Simone (il cui culo era una benedizione per il mondo intero) aveva ottime capacità grammaticali. Cercò di non fargli capire che oralmente sapeva parlare assai bene ma tanto il ragazzo dallo sguardo smarrito non ci sarebbe arrivato ugualmente.
«Mi dispiace caro» dandogli un'altra pacca sulla schiena lo congedò «ma abbiamo personaggi più importanti da intervistare!»
«Ma io sono il protagonista! Senza di me non ci sarebbe nulla» Adriano si aggrappò alla gamba di Zanfo supplicante, ma quest'ultimo gli acciaccò il braccio senza neanche notarlo e corse elettrizzato più che mai (la gente lo lasciò passare a causa della luce e della puzza di bruciato che emanava dalla sua pelle) verso la folla che si era venuta a creare dietro le quinte. Le telecamere lo seguirono, così come i medici che lasciarono Adriano a rotolarsi a terra con il braccio gocciolante sangue.
«Telespettatori!» Zanfo afferrò il microfono più forte, gli occhi spalancati dalla meraviglia, «siamo felici di presentarvi l'ospite di oggi! Dopo la breve pubblicità con quel simpatico tipetto...Andrea...ecco qui il vip di questo pomeriggio!» indicò ai telespettatori la star che stava facendo le capriole per aria.
Garrison, piangente, applaudiva più che mai rovinando svariate volte l'inquadratura.
Il suo cane era una star.
Il suo sogno si era finalmente realizzato.
E il suo allievo continuò a gocciolare per terra.






Il prossimo non so chi fare, certamente nè Isabel, Davide e Jon perchè sono gli altri tre protagonisti e non li metterei mai uno dopo l'altro.
Diciamo che di personaggi importanti ci sono Simone, Lucia, Robb, Elena, Catherine, Tom, il gruppetto dei tre dell'apocalisse e questi è sicuro che avranno un'intervista da soli...
Boh, poi vedrò Lo so tesò che è deficiente come cosa e ancora non capisco come mi è venuta in mente XD

Buahahaha tesò non ne ho idea XD Però ricordo di essermi divertita mentre lo scrivevo ù_ù